Una nuova agenda per tutti: gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
- Angela Salvitti
- 31 gen 2021
- Tempo di lettura: 4 min

Tutti noi abbiamo un’agenda dove scriviamo i nostri numerosi impegni quotidiani, è un oggetto che fa parte delle nostre giornate, il supporto necessario alla nostra memoria. Bene, dobbiamo sapere che anche i Paesi del Mondo ne hanno una e la cosa ci riguarda tutti da molto vicino.
Parlando con gli amici di ConEtica20, raccontando di come a scuola sono entrata in contatto con questa “nuova agenda globale”, abbiamo deciso di darvi qualche informazione in merito, perché come ho già sottolineato, il progetto dell’Agenda 2030 coinvolge anche noi.
Cerchiamo di capire qualcosa in più, risalendo ai non lontani anni ‘70 del 1900, anni nei quali si affaccia nei dibattiti dei movimenti di opinione, delle organizzazioni internazionali e dei governi, un argomento importantissimo: quello dello sviluppo sostenibile. Cosa si intende per sviluppo sostenibile lo possiamo leggere sul sito del Ministero dell’Ambiente:
“Lo sviluppo sostenibile coniuga le esigenze di crescita economica con quello di sviluppo umano e sociale, di qualità della vita e di salvaguardia del pianeta secondo un’ottica di benessere di lungo periodo. Gli aspetti ambientali, economici e sociali dello sviluppo sostenibile si integrano tra loro e si sostengono reciprocamente allo scopo di costruire una società più equa, sana e armoniosa per tutti”.
Il percorso per far sì che questo dibattito divenisse davvero importante è stato lungo e tortuoso e attraversa tutti gli anni ‘90, in cui quasi ogni anno si sono susseguiti interventi, commissioni, patti e convenzioni tra i Paesi del mondo che hanno cercato di trovare un compromesso tra la necessità di portare avanti un progresso tecnologico e industriale, oramai in pieno avanzamento, e il controllo degli effetti devastanti che questo produceva (e continua a produrre) al nostro Pianeta. A partire dagli anni 2000, l’argomento inizia a diventare “rovente”, come la temperatura della Terra e come l’incremento delle differenze economiche e sociali tra i paesi sviluppati e quelli chiamati del terzo mondo. Si stava accellerando un processo di inquinamento e di disuguaglianza che ci avrebbe portato inevitabilmente ad un punto di non ritorno, che purtroppo, in realtà non è molto lontano. Nonostante le difficoltà e le reticenze di molti stati industrializzati a farsi carico di questa necessità impellente, si è arrivati nel 2015 al Summit sullo sviluppo sostenibile, che ha visto ben 193 Paesi dell’Onu riuniti e che ha definito 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile, i Sustainable Development Goals, (SDGs). L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. Gli SDGS, rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico, per citarne solo alcuni.
‘Obiettivi comuni’ significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.
Quindi ci riguarda proprio tutti. Vediamo un po' nello specifico questi obiettivi, ma soprattutto vediamo di riflettere su alcune buone pratiche che possiamo adottare nel nostro quotidiano:
1 - Eliminare la povertà (possiamo provare a fare acquisti meno compulsivi e dare uno spazio maggiore al riciclo?)
2 - Eliminare la fame nel mondo (possiamo evitare lo spreco di cibo che ogni giorno buttiamo nelle nostre pattumiere perché ci dimentichiamo di leggere le scadenze?)
3 - Buona salute e benessere per tutti (possiamo adottare ed educare ad uno stile di vita sano, fatto di sport, di un’alimentazione corretta e limitare vizietti quali alcool e fumo?)
4 - Istruzione di qualità (possiamo promuovere una scuola aperta a tutti in cui sviluppare una coscienza civica globale che sia sensibile alle tematiche di importanza collettiva?)
5 - Eguaglianza di genere (ConEtica ne è un’esempio, io sono una quota rosa dell’Associazione!)
6 - Acqua potabile per tutti (possiamo chiudere l’acqua quando ci laviamo i denti o dobbiamo per forza sentirla scorrere nel lavandino?)
7 - Energia pulita e accessibile a tutti (i Moduli di ConEtica in questo ci aiutano, ci siamo mai chiesti quanto inquinamento produciamo nelle nostre case?)
8 - Lavoro dignitoso e crescita economica (possiamo creare nuove figure professionali che si occupino di tutela e di salvaguardia del nostro pianeta? Investire nelle risorse umane dell’energia pulita, per esempio?)
9 - Innovazione e sviluppo industriale (possiamo portare le nostre idee per rendere le industrie un posto migliore?)
10 - Diseguaglianze ridotte (possiamo non rimanere indifferenti a quello che succede dall’altro capo del mondo? Il Covid ci ha dimostrato benissimo come la salute di un solo paese possa assicurare la salute di tutti)
11 - Città e paesi sostenibili (possiamo fare per bene la raccolta differenziata senza trovare la scusa del “poi tanto mettono tutto insieme?”)
12 - Consumo e produzione responsabili (il caricatore del cellulare, lo possiamo staccare dal muro se non lo usiamo?)
13 - Azioni per il clima (la bottiglia di plastica la possiamo buttare nel cestino o la dobbiamo per forza lasciare sotto l’ombrellone?)
14 - Rispetto per la vita sott'acqua (possiamo fare a meno di fumare mentre ci facciamo il bagno al mare?)
15 - Rispetto per la vita sulla terra (possiamo andare a passeggiare in montagna senza lasciare i fazzoletti e le carte stagnole dei panini come souvenir in mezzo al bosco?)
16 - Pace, giustizia e istituzioni funzionanti (possiamo nel nostro piccolo far funzionare le amministrazioni se ci lavoriamo, avere un comportamento corretto verso gli altri e allontanarci da politiche d’odio?)
17 - Collaborazione per raggiungere gli obiettivi (possiamo collaborare tutti insieme?)

La risposta è sì.
E come vi ho dimostrato, l’Agenda 2030 ci riguarda proprio tutti, perché tutti abbiamo il diritto ma anche il dovere, di rendere il mondo un posto migliore.
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