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#Curiosità: Ritorno al Futuro

Ricordate Ritorno al Futuro e la DeLorean?

La situazione ad oggi delle auto elettriche per una nuova consapevolezza energetica…

l passaggio graduale alla mobilità elettrica, fenomeno in continua ascesa ed ormai sotto gli occhi di tutti, impone la riflessione su alcuni importanti quesiti, in termini di produzione delle batterie, del loro smaltimento e più in generale del rifornimento energetico. La questione, secondo la nostra opinione, non va discussa solo in ambito ambientale, ma anche in quello geopolitico…Ma cosa c’entra la saga dei film “Ritorno al futuro” con tutto questo? C’entra parchè partiamo con la nostra argomentazione dall’assunto che per viaggiare nel tempo c’è bisogno di elettricità…

Ricorderete tutti infatti che la DeLorean utilizzata da Doc, dal primissimo film in poi, era già a tutti gli effetti un’auto elettrica, peccato che come diceva Doc a Marty:

“Questo aggeggio è elettrico ma ci vuole una reazione nucleare per generare 1,21 gigawatt di elettricità che mi serve”.

Tutto questo avviene nel film caricando barre di plutonio dentro il generatore chiamato “Mr. Fusion”. Il plutonio genera, tramite una reazione nucleare, gli 1,21 gigawatt di potenza elettrica necessari al salto temporale. Il fatto è che il Doc del 1955 non dispone del plutonio che avrà trent’anni dopo, e per questa ragione invia Marty nel 1985, ricavando dalla scarica elettrica di un fulmine l’energia necessaria per il viaggio.

Che poi, passando al discorso sull’evoluzione dell’auto elettrica, ci pensate a quanti km di autonomia potrebbe avere un’auto che ha bisogno di 1,21 gigawatt per funzionare?

Incuriosito dall’argomento mi sono messo a cercare in rete notizie del marchio DeLorean ed ho appreso che la società produttrice è finita nel 1995 in mano a un magnate Texano che da anni sogna di riportare quest’auto sul mercato scontrandosi però inevitabilmente con l’impossibilità di creare le necessarie economie di scala previste dalle regolamentazioni americane. Questa normative sono state però recentemente modificate nell’ultimissimo periodo di mandato Trump.

Mi vien da pensare che ci vorrebbe una macchina del tempo per tornare indietro e...vabbè, come non detto!

Nel frattempo però il progetto, così come era stato concepito anni fa (Il motore termico inizialmente previsto per la “nuova” DeLorean non sarebbe infatti compatibile con i rigidi limiti delle emissioni di CO2 che entreranno in vigore nel 2022), è diventato obsoleto, spingendo la nuova DeLorean a puntare sul motore elettrico, come da recente dichiarazioni del proprietario del marchio.

Il powertrain a batteria sembra essere quindi una scelta perfetta per ciò che rappresenta la DeLorean nell'immaginario comune, da sempre legata a concetti di sogno e fantascienza, e di conseguenza di massima tecnologia.

L’auto di “Ritorno al futuro” diventerà quindi un’auto elettrica ma nel frattempo, soprattutto negli ultimi anni, il mercato dell’auto è cambiato in maniera significativa e l’industria dell’auto si appresta ad affrontare una transizione energetica epocale, volta a trasformare la nostra mobilità.

Ma le auto elettriche sono davvero a zero emissioni e soprattutto saranno queste le automobili del futuro?

Il funzionamento di questi veicoli è legato infatti all’elettricità che in linea di massima dovrebbe avere un impatto ambientale molto più basso rispetto ai veicoli a combustione. Ma le auto elettriche sono davvero ecologiche? In realtà non al 100%: il motivo è l’origine della fonte elettrica e la produzione della batteria.

Il dibattito sul tema ambientale è molto ampio e tocca diversi aspetti. Sono tante le attività dell’uomo che peggiorano la qualità dell’aria e danneggiano in maniera permanente il mondo in cui viviamo. Dalle zone industriali ai riscaldamenti domestici, fino ad arrivare ovviamente al traffico su strada: automobili, motocicli, camion.

Nonostante sempre più case automobilistiche propongano la gamma elettrica, in pochi casi possiamo parlare di un reale percorso ecologico.

Innanzitutto occorre chiarire che sia le auto elettriche che quelle ibride saranno sempre molto più ecologiche delle colleghe a combustione. Ma raramente ci troviamo di fronte a un’auto ecologica al 100%.

La principale problematica è la fonte dell’energia elettrica: nella maggior parte dei paesi europei e statunitensi l’energia elettrica viene prodotta in centrali a carbone che hanno purtroppo un grande tasso inquinante.

La situazione è diversa in Svizzera ad esempio, dove l’energia elettrica viene prodotta attraverso centrali idroelettriche, sfruttando fonti rinnovabili.

Aria, acqua e sole dovrebbero essere le fonti principali dell’energia utilizzata dalle automobili elettriche: in questo modo saremmo di fronte ad una vera auto ecologica. Ma c’è un altro problema, in parte legato alle fonti di energia.

Le case automobilistiche assicurano un ciclo di produzione ecologico?

Non dimentichiamo infatti che, al fine di valutare la vera impronta ecologica dell'auto elettrica, è necessario esaminarne il ciclo di vita nel suo insieme. A questo proposito, le batterie agli ioni di litio a bordo di questi veicoli, considerate verdi, sembrano essere costose per l'ambiente. Primo, perché i metalli rari che le compongono vengono estratti in Paesi che ancora prestano troppa poca attenzione alle nostre considerazioni ambientali e sociali. In secondo luogo, perché oggi le batterie agli ioni di litio sono principalmente prodotte in Paesi con miscele a basso consumo energetico. In ultima analisi esiste il problema dello smaltimento futuro delle stesse nonché dell’eventuale riciclaggio; quest’ultimo punto solleva ancora tante domande e, nonostante sembri tecnicamente possibile, rimane economicamente poco attraente almeno finché il numero di batterie coinvolte rimane relativamente piccolo.

Secondo il nostro parere, con il boom del mercato che ci sarà nei prossimi anni, il settore del riciclaggio dovrebbe naturalmente essere organizzato ma nel frattempo, alcuni produttori stanno già lavorando per offrire una seconda vita a queste batterie. Mi è giunta voce che qualcuno sta già proponendo di utilizzarle come stoccaggio stazionario per le energie rinnovabili una volta che le loro prestazioni sono passate al di sotto della soglia accettabile per l'automobile.

Il tema del rispetto dell’ambiente deve e dovrà essere trattato a 360° perché di fatto ogni attività dell’uomo ha un impatto sul mondo e sulla sua sostenibilità. Il tema delle fonti energetiche è poi fondamentale, in quanto è con l’energia che si mettono in moto la maggior parte delle attività umane, settore automobilistico compreso.

Come conclusione del nostro ragionamento ipotizziamo il caso che in futuro potremmo davvero spostarci tutti con automobili elettriche che utilizzano una fonte di energia rinnovabile ma gli stessi veicoli saranno stati realizzati e prodotti in fabbriche con basso impatto ambientale?

Ai posteri l’ardua sentenza oppure per dare una sbirciatina in anticipo servirebbe la macchina del tempo…;-)

 
 
 

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